Cortes apertas

Per i sardi l´Ospitalità è innata. Nasce dalla gioia di vivere, dalla semplicità e dall´umiltà. La si vive nel contesto di "Cortes Apertas", leggi la nostra "Lettera dalla Sardegna".

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Le immagini che accompagnano questi auguri per il Natale e il Nuovo Anno rappresentano umili oggetti dell‘artigianato sardo che diventa arte autentica. Vedete zucche trasformate in borracce per l‘acqua, il vino, la grappa. E ammirate i particolari dei tessuti lavorati a mano o con gli antichi telai in legno.

Sono “pezzi unici” che trovate nelle zone interne della Sardegna quando – da ottobre a gennaio – si svolge la manifestazione “Cortes apertas” come dimostrazione dell‘ospitalità sarda, atto d‘amore, d‘amicizia verso gli stranieri che sono i benvenuti. Da oltre vent‘anni “Cortes apertas” è la vetrina più genuina della Sardegna tradizionale. Diventa evento in alcuni paesi caratteristici come Oliena, Fonni e Dorgali, al centro dell‘Isola e a pochi chilometri dal mare.

Oliena, Fonni e Dorgali vi mostrano i gioielli del lavoro manuale delle donne e degli uomini: scialli, costumi coloratissimi con colori ottenuti unicamente dalle erbe, anelli e collane, spille e fedi nuziali, manufatti del legno con l‘uso soprattutto del castagno e del noce dei boschi del Gennargentu, cestini di asfodelo lavorato soprattutto a Ollolai, Urzulei e Flussio, maschere tradizionali (consigliata una visita per il carnevale di Mamoiada).

Tanti “pezzi d‘arte”, abbiamo detto: ogni oggetto ha in sé la tradizione di una delle zone geologicamente fra le più antiche del mondo e ricche di storia integrata (e scontrata) con le civiltà europee, orientali e nordafricane. Ogni oggetto è espressione di arte condivisa. “Cortes apertas” sono le case private aperte ai turisti per intere settimane, a chi ama la Sardegna terra di sole e di mare, scrigno nelle sue zone più interne.

(Autore Giacomo Mameli)