Due donne eccezionali

Sono due donne - la scrittrice Grazia Deledda e l‘artista Maria Lai le principali ambasciatrici della Sardegna nel mondo. Se ne parla nelle università, nei musei, nei convegni che esaltano il valore universale di ogni forma d‘arte.

Dettagli

Sono due donne - la scrittrice Grazia Deledda (Nuoro 1871- Roma 1936) e l‘artista Maria Lai (Ulassai 1919-Cardedu 2013) le principali ambasciatrici della Sardegna nel mondo. Se ne parla nelle università, nei musei, nei convegni che esaltano il valore universale di ogni forma d‘arte.

Grazia Deledda (unica italiana vincitrice del Nobel per la letteratura 1926) ha trionfato p.e. con i romanzi “Canne al vento”, “Elias Portolu”, “Marianna Sirca”, “Cosima” e con le sue “Novelle”. Tutti libri tradotti in tante lingue. Col film muto “Cenere” (titolo di un altro romanzo della Deledda) del 1916 e interpretato da Febo Mari, il cinema ha usato e si è servito della letteratura con l‘attrice teatrale Eleonora Duse. Così la
Deledda è stata la prima donna multimediale della storia contemporanea ed è stata la testimonial della sua isola natale oltre il Tirreno e oltre le Alpi.

Maria Lai, in questa parte finale del 2019, dopo New York e Basilea, dopo Londra e Milano, si è imposta nelle gallerie internazionali.
Prima di Natale, dopo un exploit di critica e pubblico, è stata chiusa la mostra a Roma dal titolo “Tenendo per mano il sole”. Sono state esposte le caprette stilizzate, i grandi varani, abiti e geografie, sculture e tante pitture. E, soprattutto, è stata ricordata l‘idea geniale di legare le case di Ulassai alle montagne, con l‘invenzione dell‘arte relazionale. È stata Maria Lai a realizzare, nello spiazzo della Stazione dell‘arte,
il monumento ad Antonio Gramsci. Sulla strada da Ulassai a Perdasdefogu ammirerete il monumento al vento. Maria Lai, nella città dov‘era nata Grazia Deledda, nel parco davanti alla Chiesa della Solitudine (dove da Roma, il 21 giugno 1959, era stata trasferita la salma della scrittrice), ha realizzato un‘opera la vincitrice del Nobel: colonne di cemento bianco e caprette stilizzate. Così due donne mito sono unite per esaltare i valori della Sardegna: che, col suo mare e le montagne, resta una delle regioni più antiche e più belle del mondo.


(Autore: Giacomo Mameli)